Dora Gatti, van oorsprong Romeinse maar sinds enige jaren woonachtig in Amsterdam, schrijft regelmatig een blog in het Italiaans. Deze keer over la piazza, het plein, en de rol die dit plein in het dagelijks leven van veel Italianen inneemt.
Een aantal woorden (die in het verhaal vetgedrukt zijn) wordt onder aan de blog vertaald of verduidelijkt.
‘La lingua italiana ha molte espressioni che si riferiscono alla piazza, a significare la sua importanza per la vita della collettività: scendere in piazza (protestare), mettere in piazza (divulgare), far piazza pulita (eliminare), conquistare la piazza (imporsi negli affari), rovinare la piazza (fare cattiva pubblicità ad altri) e anche andare in piazza, che scherzosamente vuol dire diventare calvo (la calvizie è anche detta ‘piazza’).
Ma andare in piazza significa anche uscire di casa e andare nel centro della città, per incontrare persone e svolgere diverse attività.
Da sempre la piazza, come luogo in cui si intrecciano cultura, storia e tradizioni, è stata il centro in cui sono presenti tutti i segni della civiltà urbana. Vi si trovano le chiese, gli uffici e i palazzi pubblici, le banche, i negozi e i mercati. È sempre stata concepita per accogliere riunioni, processioni, spettacoli, cerimonie e come luogo d’informazione e di scambi commerciali.
Le piazze, piccole o grandi, antiche o moderne, hanno un ruolo molto importante per la vita dei cittadini, soprattutto in Italia e nei paesi del sud dell’Europa, in cui il clima mite consente alla persone di ritrovarsi all’aperto, nel centro pubblico per eccellenza della città.
Piazza Maggiore a Bologna
In Italia è nella piazza che batte il cuore della città. In piazza le persone si incontrano per bere un caffè, per chiacchierare, per incontrarsi, discutere di politica e di sport, fare la spesa, andare in chiesa o partecipare a funzioni religiose, assistere a spettacoli e scambiarsi informazioni sulla vita cittadina. Ci sono teatri, uffici, stazioni, luoghi di ritovo da cui si gode un bel panorama.
Le innumerevoli piazze italiane sono anche luoghi di enorme valore artistico e spirituale, progettate per essere scenografiche e allo stesso tempo proiezione all’esterno delle attività religiose. Hanno forme molto differenti, ma tutte hanno l’obiettivo di dare la migliore visibilità agli edifici pubblici e rappresentativi.
Piazza delle Erbe a Verona
Queste erano la funzione della piazza già nell’antichità, nell’agorà greca come nel foro romano.
Nel Medioevo le piazze hanno funzioni ben distinte: la piazza della cattedrale (religiosa), la piazza del comune (politica) e la piazza del mercato (commerciale). Sono luoghi aperti e chiusi allo stesso tempo, in cui si svolgono precise attività sociali in un ambiente delimitato dagli edifici che circondano la piazza. In Italia fantastici esempi di queste piazze si trovano soprattuto in Toscana e in Umbria. Una delle piazze più belle d’Italia è proprio la Piazza del Campo di Siena, dominata dal Palazzo del Comune e scenograficamente perfetta.
Piazza del Campo a Siena
In epoche successive, Barocco e Rinascimento, l’attenzione all’estetica e alla scenografia della piazza diventa predominante. Un esempio grandioso di piazza come scenario spettacolare è sicuramente Piazza San Pietro a Roma con il suo grandioso porticato semicircolare, ad accogliere in un abbraccio tutti i fedeli. Alcune piazze sono state anche teatro di esecuzioni capitali, come Campo de’ Fiori a Roma o Piazza della Signoria a Firenze.
Campo de’ Fiori a Roma
Nell’Ottocento la piazza non è più la sede privileggiata del potere politico e diventa luogo del popolo, di lotta contro il potere. Così le piazze di Roma, Napoli, Milano, Torino, Palermo, Venezia diventano scenario della collettività italiana rivoluzionaria, popolare e urbana.
Questa funzione di luogo in cui si riunisce il popolo, ma anche di strumento politico, è molto evidente nei grandi raduni di massa durante il fascismo, che trovano nella grande Piazza Venezia a Roma il luogo privileggiato.
La piazza è il teatro tipicamente italiano, della vita pubblica, religiosa e della lotta politica. Pensiamo ai grandi scioperi, ma anche alle manifestazioni religiose nelle piazze dei paesini. Nelle piazze italiane trovi sempre bambini che giocano, turisti che scattano foto, matrimoni, venditori ambulanti, il bar dello sport, i vecchietti che discutono o prendono il sole sulle panchine.
C’è l’edicola per il giornale del mattino e il bar dove bere il caffè della colazione scambiando quattro chiacchiere con i soliti amici della piazza. In piazza si incontrano le signore per andare al mercato e i ragazzi la sera per passare il tempo a ridere e scherzare. Insomma, l’andare in piazza è stato ed è ancora in Italia una parte integrante della vita dei cittadini. Nella piazza batte ancora il cuore della città…’
collettività > gemeenschap
divulgare > bekendmaken, openbaar maken
imporsi negli affari > de overhand krijgen in zaken
calvo > kaal
svolgere > uitvoeren
concepita > beschouwd
innumerevoli > talloze
proiezione > projectie
delimitato > afgebakend, begrensd
scenografia > decor
predominante > overheersend
esecuzioni capitali > executie
scioperi > stakingen
l’edicola > de kiosk
integrante > integrerend, onmisbaar
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Dora Gatti verzorgt ook Italiaanse les in Amsterdam – op elk niveau en zowel in groepsverband als privé. In een vriendelijke en ontspannen sfeer kun je volledig opgaan in de Italiaanse taal.
Op 5 januari beginnen de nieuwe cursussen. Er zijn korte cursussen, lange cursussen en intensieve cursussen, maar er is ook een Italiaanse taalcursus voor kinderen en de cursusreeks ‘De Italiaanse keuken in de kunst’. Alfabeto.nl organiseert daarnaast online Italiaanse taallessen, zodat iedereen straks een mondje Italiaans kan spreken!
Wat en leuke toevoeging aan je blog deze Italiaanse teksten!!!
Grazie, ook namens Dora!
Si, anche a me piace molto questo blog 🙂 Qui in Olanda mi mancano proprio le piazze e la vita fuoricasa…