Dora Gatti, van oorsprong Romeinse maar sinds enige jaren woonachtig in Amsterdam, schrijft regelmatig een blog in het Italiaans. Dit keer over haar stad, RomeDeze link opent in een nieuw tabblad.
‘Raccontare di Roma non è mai facile, perché Roma è una città complicata. Ha la più alta concentrazione di ricchezze storiche e architettoniche del mondo e una sequenza di periodi storici millenaria e ininterrotta. È anche l’unica città al mondo a ospitare uno Stato al suo interno, lo Stato Vaticano, e l’unico paese in Europa a conservare una delle sette meraviglie del mondo, il Colosseo. Roma è Caput Mundi, è la Città Eterna, è la città dei Papi e della politica; ha subito saccheggi e devastazioni, è stata risparmiata dalle bombe ed è arrivata fino a noi in tutto il suo immutato splendore.
Per me che amo profondamente questa città non è facile decidere da che parte cominciare per raccontarla. Vi racconto quindi del mio quartiere, l’Esquilino. L’Esquilino è uno dei sette colli di Roma, è un quartiere del centro storico poco conosciuto e anche poco amato, dai romani soprattutto, perché sempre sentito come una zona pericolosa e troppo caotica. Certo, vi si trova la stazione centrale, Termini, ed è inevitabile che ci siano traffico e confusione.
L’Esquilino è anche il quartiere etnico per eccellenza di Roma, famoso per il mercato alimentare di Piazza Vittorio, ambientazione del film Ladri di Biciclette, crocevia di lingue e culture. Vi si possono comprare prodotti alimentari tipicamente italiani e cibi e spezie di tutto il mondo.
Nel quartiere vivono differenti comunità di Africa e Asia. Molto grande è la comunità cinese, che costituisce ormai una piccola Chinatown romana. Negli ultimi anni il quartiere, per questa sua caratteristica multietnica, ha attirato sempre più l’interesse di artisti e intellettuali, che hanno trovato nell’incontro tra culture un terreno fertile di ispirazione.
Dal 2001 è tornato in funzione lo storico teatro Ambra Jovinelli. Fondato all’inizio del ‘900 in stile liberty, nacque come teatro di varietà in una parte del quartiere che già ospitava un palco all’aperto per esibizioni di divertimento popolare. Il teatro Ambra divenne subito alla moda e fu frequentato dai più noti attori di varietà italiani, tra cui Totò.
Tuttavia non molti conoscono le bellezze storiche e artistiche dell’Esquilino. Innanzitutto l’architettura complessiva del quartiere, rimasta immutata dal periodo umbertino di fine ‘800, elegante e austera, unico esempio a Roma. Tra le più importanti opere artistiche non si può non ricordare la Basilica di Santa Maria Maggiore o la chiesa di San Pietro in Vincoli, ma anche il Museo Nazionale Romano e la Domus Aurea sul Colle Oppio.
Il cuore del quartiere è però Piazza Vittorio, di forma rettangolare e interamente porticata. Ha un giardino al centro dove, tra ruderi e alberi esotici, è bello sedersi e godere del sole, scambiare due parole con i tanti anziani che occupano le panchine, o con gli stranieri che qui si fermano a riposare e ammirare la Basilica in fondo alla piazza. Una delle curiosità del giardino di Piazza Vittorio è la presenza di una Porta Magica. Secondo la legenda, chi passa la soglia di questa porta si ritrova in un’altra dimensione. In realtà si tratta di una porta in pietra con simboli alchemici impressi sulla cornice, che originariamente faceva parte di una ricca villa romana collocata in questa zona e che fu in seguito distrutta per far posto ad una fontana monumentale.
foto: Lalupa | Wikimedia CommonsDeze link opent in een nieuw tabblad
A un lato della piazza si trova una delle più antiche e conosciute – e buonissime – gelaterie della città: il Palazzo del Freddo di Giovanni Fassi, della fine dell’800, che produce pochi gusti di gelato artigianale tra cui lo squisito cioccolato di Fassi. A due passi si trova la pasticceria Regoli, un piccolissimo negozio che da cento anni fa dolci secondo le antiche ricette tradizionali.
Ma il luogo del quartiere che io amo molto si trova alle spalle della piazza. Si tratta di una delle più piccole e poco conosciute chiese di Roma. È la chiesa di Santa Bibiana, fondata nel V secolo d.C. Dopo numerose trasformazioni fu restaurata completamente nel 1625 dal Bernini per volere di Papa Urbano VIII.
Fu questa la prima opera d’architettura realizzata dal grande artista. Bernini cercò di mantenere l’aspetto originario della chiesa, lasciandole l’atmosfera austera e semplice che ancora oggi costituisce il suo fascino. Tra le opere conservate all’interno della chiesa si trova la colonna in marmo rosso del martirio di Santa Bibiana, chiusa all’interno di una grata di bronzo disegnata dallo stesso Bernini.
Nella navata centrale è anche conservato un ciclo di affreschi di Pietro da Cortona. L’opera più importante è sicuramente la statua di Santa Bibiana scolpita da Bernini, con la Santa in ginocchio mentre avanza verso la colonna del suo martirio.
Pochi turisti arrivano qui, attirati dalle più note chiese e basiliche del quartiere, e spesso la chiesetta è chiusa, ma questo piccolo gioiello, tra i clamori del traffico cittadino, vi colpirà per la sua semplice spiritualità e per la sua tranquillità.’
saccheggi > plunderingen
devastazioni > vernielingen
crocevia > kruispunt
terreno fertile > vruchtbare grond
nacque > ontstond
sonorità > sound
riscatto > bevrijding
austera > sober
ruderi > ruïnes
godere di > genieten van
la soglia > de drempel
la cornice > de omlijsting
simboli alchemici > alchemistische symbolen
squisito > overheerlijke
grata > rooster
dallo stesso > door dezelfde
in ginocchio > geknield
clamori > lawaai
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Als ik deze tekst wil opslaan als PDF krijg ik een recept. Kan dit nog aangepast? Alvast bedankt.
Vreemd, bij ons gaat het wel gewoon goed. We mailen je de pdf!
hallo Saskia kan je me meer vertellen over het openbaar vervoer in rome
dank je wel
Dat kan ik zeker, maar daar kan ik pagina’s over schrijven 😉 Wat wil je precies weten? Misschien is het makkelijker als je me even mailt via blog[@]ciaotutti.nl, met iets meer details over waar je verblijft, wat je zou willen zien/weten. Dan kan ik wat gerichter reageren.