Amsterdam con gli occhi di un’italiana

Vandaag introduceren we een nieuwe rubriek op Ciao tutti, met een volledige blog in het Italiaans! In deze eerste blog vertelt Dora Gatti, van oorsprong Romeinse maar sinds enige jaren woonachtig in Amsterdam, ons over haar eerste ervaringen in Amsterdam.

Op veler verzoek schrijft Dora regelmatig een blog in het Italiaans, waarvan we een aantal woorden (die in het verhaal vetgedrukt zijn) onder aan de blog vertalen of verduidelijken. Ideaal voor al onze lezers die Italiaans aan het leren zijn en die de taal al goed beheersen, voor anderen hopelijk een extra stimulans om wat woorden en uitdrukkingen te leren die tijdens een bezoek aan Italië vast van pas komen!

‘Amsterdam è una città multiculturale.’ Questa è la prima e più forte impressione che i turisti, soprattutto italiani, riportano a casa.

Quando cammini per le strade di questa città incontri persone di tutto il mondo, ascolti sempre lingue diverse, scegli ogni giorno il cibo di una diversa parte del mondo. Perché Amsterdam è la casa di tutti, accoglie tutti e a tutti da una nuova possibilità di vita.

La prima volta che ho visitato Amsterdam avevo 20 anni e sono stata subito colpita dall’architettura. La Stazione Centrale, con i suoi mattoni rossi e le sue torri, mi ricordava più un castello che un luogo dove prendere un treno, così diversa dalle stazioni di ferro e cemento a cui ero abituata in Italia.

Poi c’era l’acqua, tanta acqua da pensare di essere su un’isola. Per noi italiani questa dimensione si può vivere solo a Venezia, che ha la forma di un pesce nel mare. Amsterdam è invece un ragno che tesse la sua tela di canali e ponti sulla terra, scavata per dare spazio all’acqua. In questa città si vive sull’acqua e i turisti scattano milioni di foto alle woonboten, increduli che si possa vivere galleggiando. I canali di Amsterdam non esistono per l’estetica, ma servono per vivere e lavorare.

Negli anni sono tornata più volte, ho conosciuto la storia, i musei, i locali e infine Amsterdam è diventata la mia seconda casa.

Ho scoperto la città perdendomi in bicicletta tra canali e stradine. Ho imparato presto che sulla pista ciclabile si corre, che spesso incontri lavori in corso e devi cambiare la tua strada, che non è vero che tutto è in piano perché sui ponti le salite sono forti, che devi ricordare dove parcheggi la bici, perché rischi di non trovarla più tra milioni di altre bici uguali. Ho imparato il mondo rilassato e silenzioso della bicicletta, io che vivevo nel traffico e nel rumore delle macchine e degli autobus di Roma.

Roma è la mia città, ma Amsterdam mi fa dimenticare i palazzi rinascimentali e i monumenti della Città Eterna, così grandiosi e inevitabili. Amsterdam è una città democratica, non impone le sue bellezze, ma le offre con discrezione a chi le vuole vedere. Ogni volta noto una facciata diversa dalle altre, un frontone elaborato o un giardino originale. dettagli che fanno il fascino di questa città unica.

Una cosa che mi meraviglia sempre è la sua capacità di mischiare il vecchio e il nuovo senza contraddizione, affiancando le sperimentazioni architettoniche alle strutture del Secolo d’Oro senza che il contrasto sia evidente. Mancano le grandi piazze delle città italiane, mancano le chiese e le fontane, ma Amsterdam è una città verde e a misura di bambini, dove i parchi e le zone per giocare sono un elemento fondamentale per la vita dei suoi abitanti. Anche in molte città italiane ci sono aree verdi per incontrarsi e fare pic-nic, ma non avevo mai visto nei parchi cittadini in Italia la consuetudine tutta olandese del BBQ, che riunisce famiglie intere e amici.

Mi piace camminare molto e attraverso la città a piedi. Ogni tanto mi fermo a guardare una sfilata di cigni sul canale, una barca con persone che ballano e bevono, un ponte che si alza per lasciar passare barche piccole o lunghissime chiatte da trasporto. Mi riposo bevendo in qualche piccolo bar dove c’è sempre qualcuno che, con un espresso in mano, mi racconta la sua nostalgia per l’Italia. Mi piace visitare i negozi del centro, dove ti perdi tra oggetti strani e antichi, il mercato del Pijp, così popolare e accogliente, gli enormi magazzini del Noord, tra atelier di artisti e archeologia industriale, il Jordaan e le Westelijk Eilanden con i tradizionali bruine kroegen e i cantieri per le barche, i fansasiosi palazzi di Spaarndammerbuurt e i canali medievali dell’Oudezijde.

Amsterdam è anche una città in vetrina, non quelle di De Wallen, ma le finestre delle case. Di sera la città ha un fascino unico per me, perché Amsterdam è piena di luce, puoi guardare nelle case e vedere la vita delle persone e nessuno ha paura di nascondersi.

Ho i miei luoghi preferiti in questa città: Artis, la terrazza dell’EYE al tramonto, e Silodam, in mezzo all’acqua da cui si vede un panorama bellissimo della città dall’altra parte del fiume. Amsterdam con gli occhi di un’italiana – non smetto mai di guardarla…’

impressione > indruk
soprattutto > vooral
il cibo > het voedsel
mattoni rossi > rode bakstenen
un ragno > een spin
increduli > vol ongeloof
galleggiando > drijvend
pista ciclabile > fietspad
in piano > vlak, plat
dimenticare > vergeten
inevitabili > onontkoombaar
discrezione > discretie, tact
giocare > spelen
sfilata di cigni > optocht van zwanen
chiatte da trasporto > binnenvaartschip
nascondersi > zich verstoppen

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Dora Gatti verzorgt ook Italiaanse les in Amsterdam – op elk niveau en zowel in groepsverband als privé. In een vriendelijke en ontspannen sfeer kun je volledig opgaan in de Italiaanse taal. Op Alfabeto.nl vind je het volledige cursusaanbod.

OPEN DAG! Op vrijdag 2 september van 16.30 tot 19.00 houdt Alfabeto Open Dag in Het Claverhuis (Elandsgracht 70). Iedereen is van harte welkom! Voor meer informatie kun je schrijven naar info@alfabeto.nl of bellen met 06 14236568.